sabato 13 luglio 2019

KITE SURF A 500 METRI DALLA RIVA, GIORGIO BELLEMO (ASCOT): "NO ALL'ORDINANZA, IL COMUNE TROVI SOLUZIONE"

Il presidente di Ascot (l’associazione che raggruppa i concessionari balneari di Sottomarina), Giorgio Bellemo, interviene relativamente alle difficoltà che trovano i kite surf -uno sport che per il litorale è anche forma di turismo, anche nei mesi invernali- a uscire in mare dopo l’ordinanza della Capitaneria di Porto che ne sposta l’attività dai precedenti 300 agli attuali 500 metri dalla riva. «Anche noi abbiamo osteggiato le boe a 500 metri – dice Bellemo – quando eravamo gli unici assieme a Rosolina a mantenerle a 300. L’ordinanza crea problemi anche a noi, ma i bagnini delle torrette 1 e A in zona diga raccontano di problemi alle attività di salvataggio posti in essere proprio dai kiter, che pure sono una risorsa».
C’è un modo per prevenire la “guerra” tra operatori e surfisti? «Il Comune – continua Bellemo – ha sbagliato a concedere uno specchio acqueo a chi non doveva, poiché le spiagge libere sono tali per legge. Chi organizza le uscite dei kite surf ha lucrato senza pagare, e questo non va bene. Dal momento che tutti devono lavorare, le cose vanno riequilibrate». Bellemo poi rivela di aver «suggerito alla giunta di Giuseppe Casson la delibera che individuava le aree dove poter uscire con i kite surf, ora l’amministrazione comunale trovi una soluzione. Naturalmente previo cambiamento dell’ordinanza emessa dalla Capitaneria di Porto».

Nessun commento:

Posta un commento