giovedì 1 settembre 2016

I PUGIOTTO IN KAYAK DA OSOR A LOSINJ: 50 MIGLIA IN 5 GIORNI CON PANNELLI FOTOVOLTAICI E CANI A BORDO DELLE CANOE


Un messaggio di ecologia, affetto per gli animali e turismo naturale arriva dalle isole del Quarnaro, in Croazia, dove Gian Paolo Pugiotto assieme alla famiglia e agli amici -sei tra uomini e donne più le due cagne Frida e Ljuba- ha attraversato il braccio di mare tra Osor e Losinj (50 miglia in cinque giorni, alla fine di agosto) interamente a bordo di alcuni kayak, con pagaie artigianali costruite dallo stesso Pugiotto. Mappe alla mano, un gruppo fb per poter essere seguiti a distanza lungo il percorso e nei preparativi, perfino un pannello fotovoltaico installato sullo scafo, di modo da ricaricare le postazioni elettroniche tramite una batteria: niente viene lasciato al caso in questa perlustrazione, tantomento il rapporto con le simpatiche quattrozampe. «Le portiamo dappertutto, anche nelle vacanze particolari», dicono i Pugiotto mentre illustrano la postazione occupata a bordo da Frida e da Ljuba, inseparabili dai loro padroni.
Partenza alle 11 dello scorso 27 agosto da Osor: esplorando insenature e grotte, bagnandosi nell'acqua cristallina, avvistando delfini e schivando venti a favore e contro, sotto i tramonti adriatici e illuminati dalle stelle la notte, i Pugiotto hanno incontrato a Losinj tanti concittadini, tra cui il chioggiotto (d'origine) Tonin e i turisti Ballarin di San Pietro in Volta, a riprova di un legame storico di scambi umani e commerciali tra le due sponde, l'Istria e la laguna. Al di là di questa esperienza, l'uso ludico del kayak a Chioggia sta interessando sempre più persone, non solo giovanissimi, tra le attività agonistiche del Canoa Kayak Club, il canoaturismo in memoria di Marco Camiletto e la cicliche pagaiate per i canali del centro storico. Un modo unico per restare a contatto a pelo d'acqua con la città e le sue pertinenze.

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