Inusuale incontro subacqueo per Giancarlo Sambo, motorista di ACTV e appassionato di immersioni, lo scorso sabato 25 luglio. Mentre era assieme al suo gruppo, nei pressi del relitto dell'Evdokia II a 6 miglia da Chioggia, il sub si è imbattuto in una medusa dalle dimensioni impressionanti: il suo ombrello misurava circa un metro di diametro e le braccia arrivavano a circa quattro metri di lunghezza.
Quando è stata avvistata, stava cercando di districare le braccia che erano rimaste impigliate in una delle strutture del relitto che si trova sul fondale dal 1991, quando è affondato assieme al suo pesante carico di lamiere di ferro in pochi minuti, dopo esser stato speronato da un vecchio cargo.
Da allora, tra gli arrugginiti anfratti del relitto, trovano riparo molte specie marine tipiche del Mediterraneo. E per questo la zona è meta di escursioni subacquee, in più di un'occasione finite tragicamente a causa delle insidie nascoste nelle parti accessibili dello scafo.
Non sempre la visibilità sul fondale permette di ammirare ciò che la natura marina può offrire, pertanto Sambo può ritenersi un privilegiato per aver potuto incrociare nel suo ambiente un esemplare raro di una divoratrice di meduse: come la Drymonema dalmatinum -specie rara ma tipica del Mediterraneo- è conosciuta.
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